Ripartizione: analitica o proporzionale?
Perché è importante parlare di ripartizione? Analitica o proporzionale, quale fa bene al nostro portafoglio?
PREMESSA
Prima di cimentarti nella lettura di questo articolo ti avvisiamo che l’articolo è più per “addetti ai lavori”. Abbiamo cercato di semplificare il più possibile i concetti, ma alcuni passaggi sono necessariamente in linguaggio tecnico. Anche le fonti che vedrete qui sono estrapolate dal sito ufficiale della SIAE, faremo solo qualche accenno a fonti esterne. Inoltre, in questi mesi, seppur dietro le quinte, c’è una grande attenzione a quest’argomento e l’articolo potrebbe essere soggetto a repentino aggiornamento.
PROLOGO
Della SIAE ammiriamo quest’ombra di mistero di cui si riveste da sempre, e abbiamo già affrontato l’argomento cos’è e a cosa serve la SIAE qui. Abbiamo anche già parlato di Soundreef qui e delle differenze con SIAE.
Eppure, tutto questo non ci basta. Così a seguito del polverone alzatosi dopo la causa SIAE vs SOUNDREEF-LEA e dopo che i BIG della musica italiana stanchi dei poco chiari metodi di riparto della SIAE e della poca trasparenza dei rendiconti abbiano scelto di passare in Soundreef, vogliamo cercare di snocciolare anche questi che sembrano argomenti nascosti del web.
STATUS QUO
Si respira ora dopo due anni, quasi un’aria di calma, come se ognuno cercasse solo di coltivare il suo “orticello”. Ovviamente non è di politica che vogliamo parlare, dato che lo scopo di questo blog esula da argomenti di tipo politici, ma vogliamo evidenziare dei dati. A seguito dello scontro in tribunale tra i due colossi è risaltato un dato non smentito dalla SIAE e che non ci sentiamo di sottovalutare ovvero che il 60% circa degli associati SIAE, non riesce a coprire la propria quota associativa. Ora non parliamo di dati precisi alla lettera e non è su questo che vogliamo concentrarci. Punto percentuale in più o in meno, la domanda che ci facciamo è “Quale potrebbe essere il motivo di questo disallineamento?”
DIFFERENZE DI RIPARTIZIONE
Proviamo a spiegarlo. La SIAE prevede due tipi di ripartizione o distribuzione del diritto d’autore per i suoi iscritti, uno di tipo analitico e uno di tipo proporzionale. Quello analitico in base all’ordinanza di riparto, è una ripartizione equa in quanto non si tratta altro che di un semplice calcolo matematico: ovvero il costo del permesso diviso le opere inserite all’interno del borderò. Ad esempio, se una licenza per musica da ballo costa 100€, sarà divisa equamente tra i brani che scrivo nel borderò (100 euro costo licenza : 50 brani eseguiti = 2€ a brano). Ovviamente è un calcolo in semplificazione, a questo vanno aggiunte commissioni, scorporo tasse, ecc…
Tutt’altro discorso per quella di tipo proporzionale. per capire bene questa ripartizione dobbiamo capirne l’applicazione. In base all’Ordinanza di Ripartizione 2022 punto 5, rientrano in questa categoria tutti gli eventi privati con musica eseguita dal vivo o mediante strumento meccanico. Quindi parliamo di eventi riservati a una stretta cerchia di persone che solitamente si conoscono tra loro, pertanto matrimoni, cerimonie, ricorrenze, riunioni aziendali, ecc…
OK, MA IN SOLDONI?!
Ora parlando di soldi, quanto guadagna un autore il cui brano gira all’interno di programmi musicali di un evento privato come ad esempio un matrimonio? Difficile dirlo nel dettaglio dato che come abbiamo già detto non è un calcolo matematico, ma si basa su una media statistica, ovvero la ripartizione si alza in proporzione a quanto alto è il tuo rendiconto. Chiariamoci, se siamo bravi in matematica non è impossibile capirlo una volta avuti i rendiconti, ma cercare di stimare l’incasso annuale del diritto d’autore di un artista sulla base degli eventi che ha in programma l’anno prossimo, rasenta l’impossibile..
Inoltre, questo tipo di calcolo va “penalizzare” alcuni autori. In che senso? Supponiamo che un cantautore che si esibisce in eventi privati esegue anche la sua musica. Dal momento che fa solo eventi privati va da sé che sarà sottoposto solamente a un regime di ripartizione proporzionale. Come abbiamo detto il calcolo del diritto d’autore del proporzionale è basato rendiconto analitico, pertanto nel suo caso sarà intorno allo zero o giù di li.
Forse è per questo che il 60% degli iscritti non copre la propria quota associativa. Probabilmente sono autori che eseguono i loro brani solo in eventi privati? A voi le vostre valutazioni.
RIFLESSIONI
Prima di terminare l’articolo sorge un’altra riflessione, il costo dei permessi. Per eventi privati il costo licenza è molto più alto rispetto a un evento pubblico. Basti pensare che un permesso da matrimonio tocca quasi i 400 euro, mentre un permesso per musica live tipo piano bar non arriva nemmeno a 100 euro. Se i permessi per eventi privati non sono ripartiti in modo analitico perché hanno un costo così alto?
Di certo non siamo i primi a parlare di quest’argomento, probabilmente, non saremo gli ultimi. Confidiamo nel grande sforzo che sta già facendo in SIAE per raggiungere una ripartizione equa per tutti gli associati.
FONTI
Vi riportiamo per esteso le due fonti esterne dove abbiamo trovato altri interessanti riferimenti:
• dday.it
• agi.it