I benefici della musica classica

I benefici della musica classica

Musica classica, tanto apprezzata quanto guardata con diffidenza. Scopriamo insieme quali benefici comporta ascoltare composizioni di musica classica.

ANTEFATTO

Nonostante sia poco apprezzata a motivo della difficile comprensione e a causa dell’”eccessiva” durata delle opere, sinfonie e sonate, la musica classica possiede dei notevoli benefici terapeutici per il corpo. Diventata oggetto di studio da parte di numerosi studiosi questo genere musicale si discosta ampiamente dalla musica che potremmo considerare generale o – per meglio dire – commerciale a cui siamo abituati ad ascoltare.

EFFETTO MOZART

Fisici come Gordon Shaw e Frances Rauscher hanno ideato quello che è l’effetto Mozart. Tale studio ha concepito la prova di come le sinfonie composte da Wolfgang A. Mozart sono in grado di calmare gli animi di una persona, accompagnando il battito cardiaco a rallentare. Inoltre, la sua musica opera sul cervello rilasciando dopamina che molto probabilmente migliora le prestazioni cognitive; aumenta la concentrazione e l’attenzione.

A questo riguardo potrebbe essere molto utile far ascoltare i brani di Mozart a una donna nel suo stato di gravidanza. Ulteriori ricerche affermano addirittura che le musiche di Beethoven siano un metodo valido per supportare la crescita delle piante.

BENEFICI

Quali altri benefici porta la musica classica al corpo? Ascoltare musica classica prima di coricarsi permette all’individuo di dormire meglio. Inoltre, l’ascolto dei brani, o tempi, in Adagio, Cantabile, o i Notturni di Chopin riducono i livelli di cortisolo e aumentano la fase di rilassamento.

Inoltre, è stato riscontrato che ascoltare musica classica migliora la produttività nello svolgere il proprio lavoro. Utilizzata in contesti lavorativi consente ai lavoratori di operare con più armonia ed efficienza.

QUELLA MARCIA IN PIU’

Ma in cosa si differenzia questa musica rispetto alla “tipica” musica che siamo soliti udire? Non andremo a evidenziare tutti gli aspetti evolutivi della musica pur disponendo di trattati e fonti bibliografiche che posso affermare come anche la musica greca possa essere un “risveglio per il corpo”, come anche il canto gregoriano o la musica barocca che abbraccia famosi autori come Bach, Handel, Scarlatti, Vivaldi e molti altri, ma ci soffermeremo sul periodo storico che va dalla fine dalla seconda metà del ‘700 fino alla fine dell’800.

In questi due secoli rientrano, tra le correnti più famosi, il post barocco, il classicismo e il romanticismo. La musica era uno strumento per intrattenere il pubblico a corte, nei salotti e nei teatri. I brani musicali venivano commissionati dalle figure nobili dell’epoca. Atri venivano impiegati come maestri di cappelli, considerata la sacralità della musica nel periodo dell’età moderna e in età contemporanea.

Ed è in questo periodo che la musica va ad ampliare quegli orizzonti limitati dal contrappunto e dal misero numeri di elementi raggruppati per l’esecuzione di una sinfonia. Il numero degli strumentisti nell’orchestra cresce notevolmente nei concerti (forma compositiva musicale) e nelle sinfonie. Le armonie utilizzate diventano più complesse e vanno a colmare quella sensazione di vuoto che l’udito crea, ormai insoddisfatto del genere di musica abituato a sentire per anni. Innovazione che inizialmente non veniva apprezzata da tutti.

La musica, grazie anche alla realizzazione manifatturiera di determinati strumenti, come ad esempio il pianoforte, non ha concesso più limiti ai potenti livelli di sonorità con la musica di Chopin, Rachmaninov o Tchaikovsky. In concomitanza ai miglioramenti dal punto di vista sonoro anche il lato armonico subisce delle lievi ma notevoli variazioni.

Via via ci si allontana sempre di più dall’armonia tonale cosa che all’inizio suscita non poca perplessità nella mente dei critici ma acquistando subito notorietà nei grandi teatri italiani grazie alle opere di Verdi, Rossini e Puccini.

CONCLUSIONI

La musica classica dispone di un repertorio senza uguali. La scelta è innumerevole e nonostante i mezzi che oggi disponiamo per scegliere cosa ascoltare la gente si limita a passare al prossimo brano dopo appena 30 secondi, insoddisfatta dell’armonia che essa crea paradossalmente a un disco in vinile che lo si ascoltava migliaia di volte data la difficoltà nel permettersi un’ampia discografia di generi di ogni periodo storico.

Per i meno esperti del settore che non sanno a quale musica approcciarsi per poter verificare un positivo cambio di umore e una rigenerazione per il corpo, consigliamo l’ascolto dei notturni di Chopin; Il concerto di Mozart (K. 488); i preludi di Rachmaninov e la sinfonia n. 6 di Beethoven. Buon ascolto!