Perché le Licenze SIAE Costano di Più? Scopriamo il Mondo delle Licenze Musicali in Italia

Negli ultimi anni, una domanda comune che emerge tra i professionisti della musica e gli organizzatori di eventi è perché le licenze SIAE sono così costose rispetto a quelle di altre società come LEA? Questa curiosità è spesso accompagnata da preoccupazioni sulla “doppia licenza” e su come l’apertura al libero mercato possa influenzare il settore degli eventi in Italia.

Tuttavia, i dati raccontano una storia sorprendente: nonostante le nuove dinamiche di mercato e l’introduzione di alternative, il numero di eventi dal vivo è cresciuto significativamente rispetto al periodo pre-pandemico. Anzi, a partire dal 2022, SIAE ha celebrato sui social un traguardo storico, con quasi un miliardo di euro di fatturato, un record assoluto per l’ente. Questo dimostra che, lungi dal ridurre il numero di eventi, la maggiore concorrenza sta favorendo una crescita nel settore.

Il Libero Mercato e i Vantaggi per i Piccoli Artisti

L’introduzione di una maggiore concorrenza e delle licenze alternative ha avuto un effetto inaspettato: un aumento dei guadagni anche per artisti emergenti e per chi organizza eventi di piccole dimensioni. Grazie a opzioni come Soundreef, è possibile per i piccoli autori ottenere guadagni più elevati quando suonano la propria musica in eventi dedicati, senza dover necessariamente passare per le grandi società di gestione collettiva.

Se un artista suona prevalentemente la propria musica, infatti, ha la possibilità di scegliere una licenza alternativa che gli permette di trattenere una quota maggiore dei profitti. Questo si traduce in un ambiente più favorevole per artisti indipendenti e per eventi su piccola scala, che ora possono operare con costi più accessibili e guadagnare meglio.

Come si Determina il Costo di una Licenza Musicale?

Quando si parla di licenze musicali, il prezzo riflette una serie di fattori. In primis, c’è il concetto di equo compenso: chi utilizza un repertorio protetto deve pagare un costo che remunera adeguatamente i creatori di quelle opere. SIAE, avendo il repertorio più ampio in Italia, applica tariffe più alte rispetto a società più giovani e con un catalogo meno esteso.

Tuttavia, è interessante notare come, nonostante SIAE abbia perso una parte significativa del proprio catalogo negli ultimi anni, le sue tariffe non siano diminuite. Questa scelta ha sollevato alcune critiche: secondo alcuni, se una società riduce il proprio repertorio, dovrebbe adeguare di conseguenza anche il costo delle licenze. Al contrario, nel solo biennio 2022-2023, le tariffe SIAE sono aumentate fino all’88%, mentre il numero di opere gestite si è ridotto.

Il Futuro delle Licenze Musicali in Italia

Il prossimo anno potrebbe portare nuove dinamiche. L’eventuale abbassamento dei costi o ulteriori cambiamenti saranno da tenere d’occhio, soprattutto in un contesto che evolve rapidamente verso un modello di mercato sempre più libero e competitivo.

Per ora, ciò che emerge è che il mercato delle licenze musicali in Italia sta attraversando una trasformazione importante, che, a dispetto delle previsioni più pessimistiche, sembra favorire sia i grandi eventi che le iniziative di artisti indipendenti.